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Trainer® è alimenti per cani e gatti, ma non solo...
Quali possono essere le piante pericolose per cani e gatti? Quali sarebbe meglio evitare di mettere nei nostri giardini o nelle nostre case? Cosa fare per rendere il nostro giardino sicuro, a prova di cane e gatto?
Sono solo alcune domande che ci dovremmo porre se vogliamo creare un ambiente sicuro per il nostro fedele amico. Vediamo, quindi, in breve quali sono le piante, fiori e vegetali in genere potenzialmente pericolosi per cani e gatti.
Quando si dice piante pericolose per cani e gatti si indica tutta una serie di vegetali che potrebbero provocare sintomi più o meno gravi nei nostri animali Web Site. Nella realtà le piante pericolose si differenziano in due grandi “famiglie”:
♦ piante tossiche/velenose: contengono sostanze in grado di creare malessere nel cane o gatto in caso d’ingestione (a volte anche solo di alcune parti della pianta, come le foglie), ma non sono necessariamente mortali per l’animale.
♦ piante letali: sono quelle che se ingerite non lasciano scampo all’animale.
Se il nostro cane o gatto ha ingerito una pianta pericolosa potrebbe presentare uno dei seguenti sintomi: vomito, eccessiva salivazione, difficoltà respiratorie, convulsioni, collasso fino anche al coma. In questi casi è bene chiamare nel più breve tempo possibile il medico veterinario. Sarà lui a somministrare particolari farmaci per frenare l’attività tossica del vegetale o effettuare una purga o lavanda gastro-intestinale per eliminare l’effetto tossico.
Cani e gatti pur non essendo “erbivori”, potrebbero essere attratti, soprattutto in giovane età, dalla forma delle foglie o dalle bacche di alcune di queste piante, che ai loro occhi potrebbero apparire giochi divertenti! Per questo, al fine di prevenire eventi spiacevoli, sarebbe meglio scegliere di non utilizzare queste piante nei nostri giardini o in casa… almeno fino a quando il nostro amico non sarà maturato e calmato sufficientemente.
In giardino evitiamo:
Piante da appartamento e ornamentali da evitare:
Discorso a parte va fatto per il forasacco… piccola spiga apparentemente innocua, capace però di rovinare una bella passeggiata in campagna con il nostro amico a 4 zampe. Sono in grado si attaccarsi saldamente e, in alcuni casi, conficcarsi nelle parti più delicate, sensibili ed esposte del cane come naso, addome, zone interdigitali delle zampe, zona anale e genitali. Possono diventare un problema ancor più serio se inalati dall’animale. Per cui il consiglio è quello di controllare accuratamente il nostro cane ogni qual volta lo portiamo fuori, in particolar modo se siamo stati in una zona a rischio. Vai all’articolo specifico sul forasacco.
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