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Trainer® è alimenti per cani e gatti, ma non solo...
Dopo il drammatico terremoto che la notte del 24 agosto ha colpito il centro Italia, con epicentro tra i comuni di Accumoli, Amatrice e Arquata del Tronto abbiamo raccolto l’importante testimonianza di Roberto Gasbarri, collaboratore cinofilo Trainer® e responsabile del progetto Trainer® Cani Eroi, su come operano i cani da ricerca dopo un terremoto.
Roberto conosce e lavora a stretto contatto con le Unità Cinofile Nazionali e in caso di eventi così drammatici, in cui sono richieste più unità, si mette a disposizione per facilitare il coordinamento dei lavori.
Dopo la prima scossa, avvertita a notte fonda, ce ne sono state altre 8 nell’arco di 3 ore che hanno allarmato tutte le unità coinvolte nel primo soccorso. I Vigili del Fuoco sono i responsabili principali in questi casi, seguiti dal fedele aiuto delle Unità Cinofile, che già in mattinata erano arrivate da tutta Italia per coordinarsi e prestare i primi servizi di ricerca.
Come racconta Roberto: “Questi piccoli paesi, in cui si è svolta la tragedia, sono stati invasi da centinaia di Unità Cinofile da Soccorso, in un continuo via-vai di eroi a 6 zampe e già dalle prime ore si sono susseguiti decine e decine di interventi”.
Quando si è di fronte ad un dramma così grande, che ha coinvolto interi paesi, l’organizzazione è fondamentale:
• La prima fase si chiama Call Out, riguarda solamente i soccorritori ed è il primissimo approccio con la zona colpita da terremoto. Cercano così un contatto vocale con un “C’è nessuno?” prestando attenzione ad eventuali risposte di dispersi intrappolati ma ancora vigili.
• Nella seconda fase possiamo vedere come operano i cani da ricerca dopo un terremoto; per regolamento sono loro i primi a poter “calpestare” le macerie perché hanno maggior equilibrio nelle zone sconnesse, sono veloci (in un minuto riescono a percorrere 50/100 metri annusando) e sono leggeri. Quando trovano una zona in cui riconoscono l’odore umano lanciano il loro segnale che, come ha testimoniato Roberto Gasbarri, nella drammaticità di questi avvenimenti, “quando il cane abbaia è il rumore della speranza”.
• Una volta che il cane ha scandagliato la zona e lanciato l’allarme, viene allontanato per lasciare spazio all’intervento della protezione civile e dei vigili del fuoco che iniziano a scavare cautamente a mano per non danneggiare ulteriormente le persone sotto le macerie (solo nei casi di grosse macerie da spostare vengono utilizzati mezzi meccanici).
• Esistono strumenti tecnologici che aiutano in modo mirato (ma lento e per piccole zone) la ricerca dei dispersi nelle macerie, percepiscono infatti respiri e battiti del cuore. Vengono però utilizzati solo successivamente all’impegno delle Unità Cinofile che restano il modo più veloce ed efficace.
Che addestramento seguono i cani da ricerca?Esistono diversi tipi di cani da ricerca ma, nella situazione che si è verificata nelle città marchigiane dopo il 24 agosto, sono state le Unità Cinofile con cani da ricerca su macerie le più impiegate.
I cani vengono addestrati a fiutare l’odore umano ma non è così semplice perché dipende molto da come sono crollate la macerie e da quanti spazi d’aria ci sono, infatti, più c’è spazio più è facile per il cane percepire gli odori per cui è stato addestrato.
Spesso le sostanze volatili rischiano di metterli in confusione ma sono abituati a restare concentrati sull’obiettivo finché l’odore non si fa forte e quando lo trovano abbaiano in quel punto per lanciare il segnale; spesso si usa una seconda unità cinofila per confermare il lavoro della prima.
Per i cani viene vissuto come una sorta di “nascondino”: vengono premiati ogni volta che è finito un intervento; l’abbaiare del cane è il segnale per gli altri soccorritori di intervenire. Il cane finisce quindi il suo compito e il suo conduttore lo gratifica per l’impegno facendolo giocare!

Corto è il nome del Labrador da ricerca su macerie del Soccorso Alpino, lui e il suo conduttore sono abitanti di Amatrice.
Sono stati i primi a prestare aiuto a tutte le persone terrorizzate del paese: amici, parenti, conoscenti… tutti riconoscendo le famose doti del cane si sono rivolti al suo conduttore per chiedere assistenza.
Quasi non riuscivano a muoversi nella città perché tutti riconoscevano i volti familiari dei due e soprattutto, li vedevano disponibili ad aiutare! La loro ricerca è durata, senza pause, fino alla sera del primo giorno, quando Corto, ormai stanco, è stato messo a riposo… il conduttore ha continuato a prestare soccorso con le altre Unità Cinofile.
La gratitudine negli occhi delle persone colpite dal sisma faceva capire che, grazie al lavoro di questi Cani Eroi e di tutte le Unità coinvolte, c’era ancora da sperare.
Ecco alcune delle associazioni Trainer® Cani Eroi coinvolte nei salvataggi:
– Unità Cinofile Croce Rossa Italiana
– Unità Cinofile del Soccorso Alpino
– Le Orme di Askan (Roma)
– Gruppo volontari protezione civile Roma XV (Roma)
– Team Dog (Viterbo)
– Unità Cinofila Partenopea (Napoli)
Grazie a tutti gli eroi a 2 e 4 zampe ❤️

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